Ne è passato di tempo dai CryptoKitties, uno tra i primi progetti in NFT raffiguranti coloratissimi gattini riversi in diverse situazioni, dal simpaticissimo unicorno, passando per le fatine, alle renne, draghi, pipistrelli, sono solo alcuni esempi dei personaggi impersonificati dai gatti collezionabili.
Ogni gattino è unico e non riproducibile, identificato da un codice univoco impresso sulla Blockchain di Ethereum. Negli utlimi due anni i volumi su questa tecnologia sono letteralmente esplosi, raggiungendo quasi 3 Miliardi di Dollari.
Questo esclusivo CryptoKitties in NFT è stato venduto nel 2018 per 600 ETH, all’epoca 172.000$!!
Ogni documento digitale è tokenizzabile e certificabile tramite la Blockchain, la sicurezza della crittografia unita alla robustezza della decentralizzazione non rende più necessario l’intervento di un intermediario che garantisca l’autenticità delle transazioni nella rete.
Ogni dato è tendenzialmente immutabile.
Un NFT o Non-Fungible-Token in parole semplici è un token su Blockchain che certifica l’autenticità e la proprietà di un file digitale.
Fungibile vs Non-Fungibile
É bene specificare la differenza tra un bene fungibile ed uno non fungibile.
I beni fungibili sono sostituibili con un altro della stessa specie, il denaro, il grano, e altri beni prodotti in serie sono detti fungibili in quanto, ad esempio, posso pagare con qualsiasi banconota dello stesso valore che ho nel portafoglio.
I beni non fungibili, invece, dotati di una propria individualità non sono sostituibili, sono non fungibili un quadro, un terreno o una proprietà immobiliare.
Come so che la Blockchain è sicura?
Possiamo vedere la Blockchain come un registro distribuito su una rete di computer (nodi) e decentralizzato (non c’è un’autorità centrale che gestisce il sistema) in cui vengono salvate tutte le transazioni incapsulate in blocchi. Un blocco, quindi, è l’insieme delle transazioni avvenute in un arco di tempo definito ed è legato al precedente da una funzione crittografica, pertanto incorruttibile. Se cerco di modificare uno o più valori all’interno dello stesso blocco invaliderò i successivi nodi della catena, rendendo vana la tentata modifica.
La tecnologia Open Source integra un registro di blocchi decentralizzato e distribuito su tutti i nodi della propria rete. Tanti più saranno i nodi tanto più sarà sicura la rete.
Non avrò, perciò, un solo punto di attacco ma dovrò controllare almeno il 51% del network per poter modificare un blocco. La modifica potrebbe essere molto dispendiosa in termini di risorse e quindi non risultare conveniente.
I complessi problemi crittografici rendono la catena digitale sicura da attacchi e manomissioni, certificando così l’integrità del dato. Ogni transazione include l’informazione della data e l’ora di creazione, quindi la tecnologia può essere usata come Marca Temporale.
Grazie a tutte queste caratteristiche il sistema si autoregola, eliminando la necessità di un’autorità centrale.
Sarà sostenibile?
Il tema sostenibilità è più attuale che mai anche nel mondo crypto, la catena virtuale sarà all’altezza della sfida?
In un sistema distribuito è fondamentale che in tutti i nodi della rete sia impressa la stessa copia della sequenza di blocchi, altrimenti il network avrà informazioni contrastanti generando errori. L’Algoritmo di Consenso (AdC) garantisce la coerenza del dato tra tutti i nodi e regola il comportamento di coloro che validano le transazioni. Questi particolari nodi validatori, chiamati “miner” devono scommettere una certa risorsa per attestare la propria onestà di non corrompere il dato, perdendo la risorsa giocata in caso di imbrogli. Il sistema ha l’obiettivo di rendere l’azione onesta più redditizia che quella disonesta. Perchè mettere in gioco delle risorse? Al primo che riesce a validare un blocco sarà corrisposta una ricompensa, generando (minando) nuova criptomoneta.
Possiamo distinguere gli algoritmi di consenso in due principali categorie: Proof of Work (PoW) e Proof of Stake (PoS).
Proof of Work (PoW)
In questo caso la prova di onestà è costituita dalla potenza computazionale, ovvero la capacità di risolvere calcoli. Più le risorse sono elevate maggiore sarà la probabilità di minare un blocco. Essendo che il processo di validazione è competitivo, il primo che riuscirà ad arrivare alla soluzione guadagnerà la ricompensa. Per risolvere questi problemi matematici i miner ricorrono a migliaia di costosi calcolatori (ASIC) che si stima consumino tutti insieme quanto la Norvegia. Questo approccio è poco sostenibile in quanto il dispendio di energia è notevole.
Utilizzano questo Algoritmo di Consenso Bitcoin, Ethereum, Dogecoin, Litecoin e decine di altre Blockchain.
Proof of Stake (PoS)
Al contrario la Proof of Stake richiede uno “staking“, ovvero un deposito in cryptovaluta. Niente consumo di energia o complicati e costosi macchinari. La probabilità di validare un blocco è direttamente proporzionale alla quantità di moneta depositata, questo però genera un problema di centralizzazione in quanto i nodi più ricchi della rete avranno un ruolo dominante nella validazione.
Diversamente dalla PoW in questo nuovo algoritmo non viene generata nuova moneta ma pregenerata e distribuita tramite ICO (Initial Coin Offering). I validatori vengono ricompensati grazie alle commissioni di transazione.
Algoritmi alternativi
Ci sono altri Algoritmi di Consenso alternativi che usano approcci differenti per cercare di risolvere i problemi sopra descritti: Pure Proof of Stake (PPoS), Proof of Importance (PoI), Proof of History (PoH) e altri.
La Pure Proof of Stake (PPoS) in particolare viene usata da Algorand che si pone l’obiettivo di risolvere il cosiddetto “Trilemma” della Blockchain, ovvero riuscire ad equilibrare 3 caratteristiche fondamentali: Decentralizzazione, Sicurezza e Scalabilità, di conseguenza anche di risolvere il problema di centralizzazione della PoS.
In conclusione un NFT è sostenibile quanto l’algoritmo di consenso della propria Blockchain, la Proof of Work è tra le meno sostenibili in quanto consuma una grande quantità di elettricità, nonostante l’uso di energie rinnovabili inizi a diffondersi tra i miner. La Proof of Stake, al contrario, ne consuma una quantità relativamente irrisoria avendo bisogno solo di depositi di moneta e non di impiego di risorse computazionali.
NFT certifica la proprietà
Grazie a decentralizzazione e crittografia la Blockchain garantisce l’immutabilità, l’incorruttibilità e la trasparenza dei dati al suo interno, oltre ad integrare una Firma Temporale.
Queste proprietà rendono la famosa tecnologia una sorta di certificatore eliminando di fatto gli intermediari, garanti dell’integrità e sicurezza del dato.
Gli NFT certificano la proprietà del file memorizzato e i suoi successivi passaggi di proprietà.
Il creatore firma crittograficamente il bene digitale certificandone la provenienza, se il possessore vuole trasferire l’NFT effettua una transazione sulla Blockchain la quale certifica il nuovo proprietario insieme alla data ed all’ora.
Algorand è la piattaforma usata anche dalla SIAE per creare i propri NFT!!
NFT nell’arte
Gli NFT hanno spopolato nel mondo artistico perchè fungono da certificati di autenticità e proprietà di un’opera.
Attenzione! Possedere un NFT non significa possedere fisicamente un’opera ma consente di rivendicare un diritto sul prodotto artistico.
È possibile frazionare lo stesso Non Fungible Token in più porzioni rendendo la proprietà facilmente ripartibile, inoltre, grazie agli Smart Contract si possono impostare royalties che distribuiscono compensi ogni volta che viene rivenduto.
Una volta acquistato il token, il file può continuare a girare liberamente ma i diritti su di esso saranno di proprietà del detentore dell’NFT.
Nel caso di un’opera fisica, il token può assumere più funzioni: può rappresentare una copia del bene in formato digitale, e quindi essere trattato separatamente in mercati paralleli o essere ceduto legato all’opera fisica e assumere la funzione di certificato di autenticità.
In questo contesto il creatore gestisce il modo in cui guadagna dalla propria opera senza dover ricorrere ad intermediari. Un gruppo musicale può generare revenue dal numero di volte in cui la propria canzone è ascoltata, o frazionare alcuni diritti sul brano. Gli utenti d’altra parte hanno la possibilità di supportare direttamente il creatore e guadagnare nel caso le sue opere salgano di valore, avendo investito in principio.
Persino un’opera di Banksy è stata messa su NFT, bruciandola Il suo valore è cresciuto di oltre 4 volte
Oltre alla qualità di un bene, per determinarne il valore è necessario tenere conto della quantità del bene disponibile. Gli NFT possono essere dei “collezionabili”, ovvero possono avere una tiratura, quindi una rarità intrinseca, come se fosse un quadro a tiratura limitata dello stesso artista. Possiamo assimilarli anche a figurine collezionabili e scambiabili, ognuna con una scarsità determinata.
Non di solo Arte
Bisogna sfatare il mito che gli NFT si utilizzino esclusivamente nel contesto artistico.
La famosa tecnologia ha un’infinità di utilizzi, non solo nel mondo dell’arte. Grazie agli Smart Contract i token si possono integrare in svariati servizi e interagire con diverse piattaforme, dalla logistica ai videogiochi, passando per l’immobiliare e molto altro.
Vediamo alcuni casi d’uso.
NFT e videogiochi
Il mondo dei videogames è forse il più prolifico ecosistema in cui gli NFT possono crescere e moltiplicarsi. La domanda di oggetti rari e scambiabili è sempre stata altissima in questo settore anche perchè combinerebbero il valore artistico, quello collezionabile e l’utilità dell’oggetto nel videogioco aprendo la strada ad un nuovo paradigma, il metaverso.
Metaverso
Il concetto di metaverso non è nuovissimo, coniato all’inizio degli anni 90 da Neal Stephenson nel libro Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk, viene definito come un universo virtuale parallelo in cui sono integrate diverse tecnologie e funzionalità. Ogni utente è rappresentato dal proprio avatar digitale che potrà esplorare l’universo in 3D. Second Life, Minecraft, Fortnite, Decentraland, lo stesso concetto nel film Matrix, sono tutti esempi di metaversi singoli che, grazie alla Realtà Virtuale e alla Realtà Aumentata, si potrebbero fondere con il mondo reale costituendo così il multiverso.
Pensate di poter provare come vi sta un vestito in un camerino virtuale o invece di fare una videcall attraverso uno schermo entrare in una stanza virtuale insieme agli avatar dei vostri colleghi, comprare una maglietta od un oggetto legato ad un NFT e vedervi recapitare la versione digitale direttamente al vostro avatar! Tutto questo sa ancora di fantascientifico in quanto siamo solo agli inizi ed un universo parallelo non si crea di certo in sette giorni, però la direzione è chiaramente questa: persino Facebook sta puntando moltissimo sulla costruzione di un proprio metaverso, iniziando con la distribuzione di Smart Glasses AR (Augmented Reality) e l’acquisizione di Oculus, nota azienda produttrice di visori VR (Virtual Reality), come porta per il suo nuovo universo parallelo, ma vogliamo davvero lasciare in mano alle Big Tech la gestione di un (altro) mondo in cui trascorrere il tempo?
Il progetto Blockchain-based Decentraland incarna più che mai il concetto di metaverso essendo un mondo virtuale gestito in modo decentralizzato (la governance è in mano agli utenti) in cui ognuno può comprare un appezzamento di terreno o Land rigorosamente in NFT e da li creare i propri contenuti. Questo universo è diviso in Distretti, che raggruppano comunità con interessi simili. Appassionato di Moda? Esiste il Fashion District, non mancano il distretto Casinò come Vegas City o il distretto a luci rosse, District X. Possedere una Land in una zona del metaverso molto frequentata rende più facile vendere i propri contenuti. Si può trarre profitto anche nel vendere o semplicemente affittare il proprio terreno virtuale e grazie alle rendite passive generate dai contenuti. Le possibilità sono talmente vaste che non c’è limite a ciò che si può fare in questo universo parallelo e le reali potenzialità di questa tecnologia sono ancora da scoprire.
L’ingresso al Museum District su Decentraland, dove artisti di tutto il mondo possono esporre le proprie opere virtuali
Real Estate
Oltre alle realtà immobiliari virtuali del metaverso è possibile usare gli NFT anche nella realtà fisica, potrebbe essere un modo efficiente per controllare i titoli e verificare la cronologia delle proprietà. Tuttavia, questo tipo di applicazione solleva preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza. Sebbene la blockchain aiuti a rendere più sicuri gli NFT, possono essere trafugati, oppure se una chiave privata di una risorsa su blockchain viene smarrita, l’accesso alla stessa potrebbe andare perso. Infine questo aspetto non è ancora regolamentato, occhi puntati!
Logistica e Supply Chain
Stai divorando la tua insalata di pomodori pachino e ti rendi conto che sono i migliori pomodori che tu abbia mai mangiato e allora ti chiedi da dove arrivano? come sono stati coltivati, trattati, dove hanno viaggiato, cosa trasportava il camion prima di trasportare i miei pachino? Grazie alla natura trasparente della Blockchain è possibile consocere i passaggi di ogni elemento dall’inizio della catena di produzione fino alla nostra tavola. É possibile tracciare praticamente ogni spostamento nella Supply Chain, non solo quella del cibo. In virtù delle proprietà degli NFT, è possibile autenticare ogni catena di produzione in modo trasparente e immutabile, evitando così anche le frodi.
Foodchain è una blockchain Italiana che certifica la filiera alimentare
Biglietti eventi, Cinema e Televisione
L’intrattenimento non è mai stato così interattivo come con l’avvento degli NFT. Ad ora un biglietto di eventi ti permette solo di partecipare all’evento in questione, al massimo lo puoi tenere come ricordo della giornata memorabile che hai trascorso con i tuoi amici. Immagina invece di avere un token che ti dia il diritto di partecipare all’evento e contestualmente ti permetta di diventare proprietario di una traccia bonus creata appositamente per il concerto, magari lo stesso NFT ti da diritto ad un panino ed una bibita scontati. Grazie agli Smart Contract le revenue del biglietto saranno automaticamente divise tra il DJ, gli organizzatori, addetti luci, inservienti e via discorrendo. Nessun intermediario è necessario per gestire la transazione, pertanto eviterai di pagare commissioni inutili. Potresti persino diventare un’azionista dell’evento potendo guadagnare semplicemente invitando i tuoi amici e partecipando al concerto.
Stoner Cat è un esempio lampante della potenzialità degli NFT nel campo dell’intrattenimento video. La serie animata, già molto popolare nel web, sfrutta gli NFT come biglietto per garantire il diritto esclusivo di godersi gli episodi e la possibilità di ottenere gadget virtuali riservati. La vendita si è esaurita in poco più di mezz’ora ed ha fruttato oltre 8 milioni di dollari.
I token potrebbero essere utilizzati anche per rendere interattive le serie TV, dando diritto agli utenti detentori di determinati NFT di votare per decidere l’andamento degli episodi, o vedere le puntate nel metaverso di riferimento.
Figitale!
In questo periodo storico passiamo la maggior parte della nostra vita cosciente, connessi. Ormai il mondo digitale e il mondo fisico sono fusi insieme, legati dai device elettronici che accompagnano ogni momento della nostra giornata. È terreno fertile per tecnologie come il metaverso, la Blockchain, i Big Data, le Intelligenze Artificiali, tutti uniti in un unico paradigma. Possiamo pensare a questa epoca come l’era Figitale!
Gli NFT possono aiutarci in questa transizione in quanto hanno la capacità di legare un oggetto fisico ad uno digitale, basti pensare alle società calcistiche italiane, la Fiorentina ha collegato alcune sue maglie in NFT rendendole rarissime e molto richieste.
Il Cryptogioiello è un progetto in cui arte orafa e arte contemporanea si fondono per creare qualcosa di unico, il gioiello nato per raccontare visivamente una storia.
LiBere è un progetto innovativo dove ogni azione sostenibile crea valore spendibile nell’ambito dell’Economia Circolare, è possibile certificare i comportamenti e ottenere uno score attraverso il riempimento di una borraccia, completando le missioni e raccogliendo token con la gamification. Attualmente le sue borracce integrano un NFT collegato ad illustrazioni di un simpatico personaggio chiamato Poppy, un coloratissimo polpo con la missione di ripulire gli oceani dalla plastica. I token saranno generati in diversi colori che ritrarranno il personaggio in diverse situazioni.
Le borracce LiBere sono collegate ad NFT diversi con vari livelli di rarità
Storie di NFT
Gli NFT possono essere applicati a qualsiasi fonte digitale di informazioni, da un semplice testo a un video, una foto, una pagina internet, un brano musicale, un tweet o un documento di proprietà di una casa.
Jack Dorsey, CEO di Twitter, ha tokenizzato il proprio primo tweet e venduto per più di 2,9 Milioni di Dollari.
Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, ha messo all’asta come NFT il codice sorgente usato agli inizi degli anni 90 per creare il web come lo conosciamo oggi. É stato venduto per 5,4 Milioni di Dollari.
In copertina troviamo l’opera del famoso artista Beeple, che ha venduto all’impressionante prezzo di 69 Milioni di Dollari la sua opera The First 5000 Days, una raccolta composta da 5000 disegni ed opere digitali creati in 5000 giorni, una per giorno.
La NBA ha movimentato oltre 250 Milioni di Dollari vendendo NFT delle partite di basket.
I CryptoPunks sono una raccolta di personaggi disegnati in stile 8bit, creati da un generatore. Ogni personaggio ha determinate caratteristiche, alcuni valgono milioni!
Benyamin Ahmed, un ragazzo di 12 (Dodici) anni ha guadagnato 350.000$ creando una collezione di 3500 immagini di balene, chiamata Weird Whales.
Questo CryptoPunks è stato venduto per oltre 7 Milioni di Dollari
I concetti di scarsità ed esclusività sono ancora difficili da digerire in un contesto virtuale, per questa ragione gli NFT sono una rivoluzione in questo campo. Per propria natura un bene digitale è replicabile e fruibile potenzialmente da chiunque su internet, esso non possiede una rarità insita ed è copiabile eventualmente all’infinito. Acquisendo in parte o del tutto la proprietà di quel file si maturano gli effetti di una rarità e autenticità garantita (dalla Blockchain), fino ad ora impensabile nell’ecosistema virtuale. Nonostante ci sia un pesante alone di speculazione su questa nascente tecnologia, gli NFT sono fatti per restare e ne sentiremo parlare ancora a lungo.